Le pendenze

Le pendenze

Il termine pendenza indica il rapporto tra la distanza e la differenza di altezza raggiunta dal binario. Si esprime con un valore in percentuale che si calcola in questo modo. Se il tratto inizia ad altezza 0 cm e dopo 100 cm raggiunge 4 cm, ha una pendenza del 40 per mille. I treni reali possono affrontare pendenze di circa 30-35 per mille che in rari casi raggiungono il 60. Nel fermodellismo non si dovrebbe mai superare il 45 per mille, per evitare slittamenti.

Nei tratti in curva, specie a corto raggio, la pendenza dovrebbe calare rispetto ai rettilinei perché lo sfregamento dei bordini sulle rotaie è maggiore, creando attrito e maggiore resistenza al moto. Esistono anche ferrovie a cremagliera dove la locomotiva è dotata di una ruota dentata centrale che si aggancia ad un binario anch’esso centrale e dentellato. In questi casi la pendenza può arrivare al 350 per mille.

I tratti in pendenza dovrebbero avere un valore costante: durante la costruzione del binario fate ripetute ed accurate misure. Se potete cercate sempre di avere la minor pendenza possibile. Se avete necessità di raggiungere in un breve spazio un notevole quota, usate le rampe elicoidali come quello in foto.

Le potete trovare già pronte per essere montate, quasi sempre a doppio binario come nella foto.

Carrozze trainabili in pendenza

Ho riportato in una tabella i risultati di alcune prove empiriche fatte su di un tracciato di prova. Ho provato in una linea in pendenza, a far trainare da una locomotiva a 2 carrelli e 4 assi dotata di anelli di aderenza, il maggior numero di carrozze passeggeri a 4 assi. La prova consisteva nel verificare fino a quale numero di carrozze il convoglio riusciva a partire da fermo in salita.

I risultati del test possono cambiare a seconda del tipo di locomotiva, del numero di anello d’attrito di cui è dotata, se ne ha, ed anche del peso. Maggiore il peso, maggiore la trazione in salita.

Pubblicato il 23 Dicembre 2016 alle 17:04