Motori per deviatoi
Motori per deviatoi
Bobine
Un deviatoio elettrico necessita di un meccanismo che cambi la direzione degli aghi. Ci si serve solitamente di una doppia bobina agganciata al deviatoio, alimentata con corrente alternata e comandata da interruttori a pulsante, che danno una scarica solo per il tempo sufficiente per eseguire la manovra. Se si preme a lungo il pulsante, si rischia di bruciare la bobina (anche se in alcuni casi il deviatoio prevede un interruttore a fine corsa, che ‘stacca’ la corrente). La bobina può essere piazzata lateralmente al deviatoio oppure installata sotto plancia, sotto il piano dei binari, in modo da nasconderla in modo più realistico. Questa è la soluzione adottata da Peco e Piko. Questa soluzione è semplice, abbastanza affidabile, ma ha alcuni difetti congeniti. Il primo consiste nel fatto che gli aghi ‘scattano’ da una posizione all’altra, manovra poco realistica e che richiede un fermo a fine corsa, di solito una molla, per mantenere la posizione. Consumano parecchia corrente, non meno di 500 mA per cui nella maggior parte dei casi, non si possono manovrare in contemporanea se non usando un solenoide, una specie di accumulatore di potenza, che rilascia più ampere al momento di comandare i deviatoi. Sono rumorosi.

Bobina di comando di Peco
Motori a corsa lenta
Esiste un altro modo per comandare elettricamente un deviatoio: quello dei motori per deviatoi a corsa lenta. Il montaggio è simile a quello del sotto plancia ma con una grande differenza nel dispositivo di comando, che non è una bobina ma un motore elettrico a corsa lenta. Questo permette agli aghi del deviatoio di muoversi lentamente come avviene nella realtà e non a scatto come succede quando si usano le bobine. Il montaggio di un tale motore richiede però alcune condizioni: gli aghi del deviatoio non devono essere dotati di molle di ritenzione, in pratica devono essere liberi di muoversi senza assumere una posizione definita. L’alimentazione avviene tramite corrente continua. L’interruttore di comando non è un pulsante ma un DPDT, un interruttore a doppio contatto per poter invertire la corrente in un senso o nell’altro verso il deviatoio. Infatti per spostare gli aghi del deviatoio, il motore deve funzionare in due direzioni opposte il che avviene invertendo la polarità della corrente.

schema di collegamento per corrente continua DC, ripreso dal pdf di Tortoise

schema di collegamento per corrente alternata AC. In questo caso si utilizzano 2 interruttore di tipo SPDT, un semplice deviatore, ripreso dal pdf di Tortoise
Tortoise e Cobalt
Sul mercato esistono principalmente 2 prodotti per comandare i deviatoi a corsa lenta:Tortoise e Cobalt. Tortoise è un prodotto della Circuitron, USA mentre Cobalt appartiene alla DCC Concept, Australia. Abbastanza simili come caratteristiche tecniche, incorporano dei deviatori in grado di comandare segnali, dare alimentazione a tratti di binario isolati, alimentare dei led: in pratica forniscono le funzionalità di un doppia bobina con deviatore multiplo. Entrambi possono essere comandati in modo analogico o col DCC. Sono alimentati da corrente continua ma usando gli schemi elettrici forniti, è possibile farlo tramite quella alternata, evitando la creazione di linee elettriche ad hoc. Il costo tra i due prodotti è simile ma decisamente superiore a quello delle normali bobine. Prima di installarli conviene controllare lo spazio a disposizione perché sono più ingombranti di una bobina. In compenso sono molto silenziosi e consumano pochissima corrente. Una bobina può consumare anche 2 A di corrente mentre un motore a corsa lenta al massimo arriva a 0,02 A. Questo li rende adatti a manovre contemporanee di più deviatoi.

Circuitron Tortoise

DCC Concept Cobalt
Deviatoi adatti
Ad eccezione di alcune case che prevedono degli deviatoi già predisposti per il comando lento, vedi Tillig, bisogna intervenire nei deviatoi per eliminare la molla di ritenzione. La manovra è abbastanza facile per i Peco mentre per altri deviatoi potrebbe risultare impossibile da farsi. Spesso bisogna letteralmente ‘aprire’ il deviatoio. Motivo in da prendere in considerazione prima di acquistare dei nuovi deviatoi. L’adattamento consiste anche, se necessario, nel praticare un foro nell’asta di manovra degli aghi. A volte nei fogli d’istruzione sono indicati anche gli accorgimenti da adottare per i deviatoi non predisposti.
Altre soluzioni
Oltre a Circuitron e Dcc Concept, altri produttori usano questo tipo di soluzione, come Tillig. Ma volendo si possono cercare altre strade, come ad esempio usare i servomotori degli aeromodellisti. In pratica dei motori a corsa lenta, che servono a manovrare flap e timoni di un aereo. Il meccanismo di base è lo stesso, ma mancante di deviatori multipli; inoltre le dimensioni sono differenti. Vanno quindi adattati in qualche modo.
Pro
più affidabili delle classiche bobine, rendono più realistico il movimento degli aghi, sono silenziosi, richiedono pochissima corrente
Contro
più costosi, installazione non sempre facile, più ingombranti, servono adattamenti nei deviatoi